Negli ultimi anni si stanno intensificando gli interventi a favore di una mobilità sostenibile, volti quindi a una riduzione dell’inquinamento. Anche i costruttori automobilistici si stanno orientando sempre più in questa direzione, progettando auto ecologiche con vari tipi di alimentazione.
Prima di esaminare quali sono le principali auto di nuova generazione a basso impatto ambientale, scopriamo che cos’è la mobilità sostenibile. In generale si intendono le modalità di spostamento capaci di ridurre alcune delle conseguenze negative derivanti dai veicoli tradizioni. Stiamo parlando soprattutto di inquinamento atmosferico ed emissioni di gas serra, ma anche di inquinamento acustico.
Ci sono vari modi per favorire la mobilità sostenibile. Uno di questi è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, sia sul problema dell’inquinamento, sia sull’importanza di stili di vita alternativi, più sani e più green. È il caso ad esempio della condivisione della auto attraverso servizi di car sharing oppure dell’utilizzo di mezzi alternativi, come trasporti pubblici o biciclette.
Per molti però l’auto è un mezzo indispensabile e di uso quotidiano. Ecco allora che si stanno diffondendo sempre più modelli di auto ecologiche, meno inquinanti rispetto a quelle a benzina o diesel.
Le principali auto ecologiche sul mercato sono:
Il loro motore elettrico è in grado di muovere la vettura e, al tempo stesso, di ricaricare le batterie, funzionando quindi da generatore di corrente.
Sono le auto ecologiche per eccellenza perché non producono emissioni nocive e sono piuttosto silenziose, riducendo così anche l’inquinamento acustico.
Le più diffuse sono quelle con batterie al litio che, nei modelli più moderni, garantiscono anche percorrenze di 200/300 km. Le auto elettriche al momento però hanno ancora alcuni limiti: l’autonomia è minore rispetto a quella delle vetture tradizionali e l’elevato costo di produzione le rende anche piuttosto care. Inoltre, in Italia ci sono ancora poche colonnine pubbliche di ricarica veloce. L’alternativa è ricaricarle tramite una presa domestica, ma in questo caso ci possono volere anche 20 ore.
Sono vetture mosse da un motore a combustione e uno o più elettrici. In questo modo si riesce a ridurre sensibilmente il consumo di carburante e di conseguenza anche l’emissione di CO2 e degli altri inquinanti. Alcune vetture sono dotate di sistemi di plug-in che consentono di ricaricare le batterie dalla rete elettrica e quindi percorrere decine di chilometri a emissioni zero.
Alcune sono prodotte di serie ma la maggior parte sono vetture già esistenti cui viene aggiunto l’impianto a gas naturale.
Sono considerate auto ecologiche perché il metano è uno dei combustibili meno inquinanti. Rispetto a una vettura a benzina l’emissione di CO2 cala di circa il 20%.
Si tratta di vetture a benzina con l’aggiunta di un impianto a GPL, il gas di petrolio liquefatto.
Sono auto bifuel perché possono viaggiare indifferentemente a benzina o gas, è il guidatore a scegliere la modalità.
In questo caso le emissioni di CO2 si riducono di circa il 10-15% rispetto al medesimo modello alimentato a benzina. Inoltre diminuiscono anche gli altri inquinanti prodotti, come le polveri sottili o gli ossidi di azoto.