Scatola nera: si va verso l'obbligo per i veicoli pubblici e privati | FM centro parabrezza

Quanti misteri sarebbero stati risolti e quante responsabilità sarebbero state accertate se ogni veicolo avesse avuto a bordo la scatola nera? Muove da queste e da altre riflessioni, la decisione del parlamento di rendere l’istallazione del dispositivo obbligatoria su tutti i veicoli pubblici e privati.

Entro un anno dall’emendamento del decreto legislativo Concorrenza, approvato dalla Commissione Industria del Senato nell’agosto del 2016 e dalla successiva approvazione da parte dell’altro ramo del parlamento, la scatola nera diventerà dunque obbligatoria. Si comincerà con i veicoli pubblici e si proseguirà poi con quelli privati.

Scatola nera: chi pagherà tutte le spese?

A chiarire a carico di chi sarà il costo di acquisto, istallazione, abbonamento annuale e spese di funzionamento del dispositivo è lo stesso testo di legge secondo il quale, tutto sarà a carico dell’impresa assicuratrice.

Non solo perché sarebbe stato complicato obbligare enti e conducenti privati a farsi carico di tale spesa, ma anche perché, a giovare della legge saranno soprattutto le imprese assicuratrici. Tramite  la scatola nera, infatti, sarà possibile accertare inequivocabilmente le responsabilità in caso di sinistri o gravissimi incidenti. Il testo non ha rassicurato il Codacons che teme la traslazione di costi aggiuntivi sugli utenti finali attraverso incrementi occulti di tariffe, prezzi e aggravi di spesa per la collettività.

Scatola nera: si va verso l'obbligo per i veicoli pubblici e privati | FM centro parabrezzaNon sono poi dubbi così infondati se si pensa che sono previsti sconti obbligatori sulle tariffe rc auto per chi monterà la scatola nera, e a deciderne l’entità saranno le stesse compagnie assicurative sulla base di criteri fissati in un regolamento. Per fortuna gli automobilisti virtuosi avranno sconti e incentivi. Lo stesso ddl Concorrenza prevede, infatti, riduzioni delle tariffe per coloro che negli ultimi quattro anni non abbiano provocato incidenti con responsabilità esclusiva, principale o paritaria.

E se l’automobilista virtuoso risiede in una regione ad alta incidentalità stradale, come di fatto è considerato il Mezzogiorno, saranno previste addirittura multe a quelle assicurazioni che non applicheranno gli sconti.

Secondo i criteri che l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, le assicurazioni che non applicheranno gli sconti avranno multe comprese tra le 10mila e le 80mila euro.

Perché alcuni l’hanno istallata ancora prima che una legge lo rendesse obbligatorio?

Già da tempo, e ben prima del decreto legislativo, molte compagnie assicurative hanno iniziato ad incentivare l’istallazione del dispositivo con cambi o sconti sul premio totale in quanto tale strumento è considerato efficace contro le frodi e i furti.

Registrando i movimenti dell’automobilista e le dinamiche di un eventuale incidente, il dispositivo consente, infatti, di ridurre a zero la possibilità di eventuali simulazioni a danno della compagnia stessa e di ricostruire con esattezza l’accaduto. Nonostante gli evidenti vantaggi, alcuni automobilisti risultano ancora restii all’utilizzo di questo strumento, spaventati forse, da aspetti legati alla  privacy (tramite la scatola nera è  infatti possibile sapere dove si è stati, quando e per quanto tempo).

Inoltre, c’è il dubbio che i costi della scatola nera possano ricadere, anche in forma indiretta, sul cliente. La situazione attuale, ben prima dell’obbligo dunque, vede  comunque in aumento la scelta di installare volontariamente il dispositivo, in particolare da parte degli automobilisti delle province del Sud Italia, dove le assicurazioni sono particolarmente care e la scatola nera garantisce uno sconto medio del 15%.

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