L’inquinamento atmosferico è un problema concreto su cui le istituzioni cercano di intensificare le azioni di sensibilizzazione. Purtroppo i dati sono allarmanti e le condizioni metereologiche spesso non aiutano. Le prolungate assenze di pioggia o vento peggiorano le condizioni dell’aria. Soprattutto in inverno, l’inquinamento delle auto e quello prodotto dal riscaldamento degli edifici, diventano un mix davvero nocivo per la nostra salute.
Ecco allora che si cerca di correre ai ripari, limitando la circolazione dei veicoli attraverso alcuni provvedimenti come blocchi totali della auto o targhe alterne.
Prima di capire perché le auto incidono così tanto sull’inquinamento dell’aria facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire cosa si intende per inquinamento atmosferico.
È un’alterazione della normale composizione dell’aria, a causa di fumi, polveri, gas e altre sostanze nocive.
Molte di queste sostanze sono prodotte dai veicoli. Automobili e motocicli emettono infatti:
Proprio per far fronte al problema dell’inquinamento auto, a partire dal 1991 l’Unione Europea ha emanato diverse direttive finalizzate alla riduzione delle emissioni nocive da parte dei veicoli.
Sono le cosiddette Euro 1, Euro 2 e così a crescere fino alla più recente Euro 6. Ognuna di esse impone obblighi sempre più severi per i costruttori automobilistici.
Ecco nel dettaglio di cosa si tratta:
Tutti i veicoli senza catalizzatore e non ecodiesel, cioè precedenti all’Euro 1, si definiscono Euro 0. Sono quindi soprattutto i mezzi immatricolati prima del 31/12/1992.
Per sapere con certezza a quale normativa Euro appartiene un veicolo, è necessario controllare sulla carta di circolazione.
Solo in questo modo si potrà sapere se, in caso di blocchi del traffico, è consentita la circolazione.